I REGNI GERMANICI

I regni romano-germanici

Una volta varcato il confine dell’impero, ogni gruppo di invasori e di emigranti scelse una differente direzione di marcia. Ogni popolo si stabilì in una diversa regione del territorio che era appartenuto all’Impero romano d’Occidente. Spesso, tuttavia, i barbari continuarono a effettuare spedizioni alla ricerca di bottino o di nuove terre al di fuori del territorio che avevano occupato. Per esempio, i Vandali erano stanziati in Africa, ma nel 455, guidati dal re Genserico, attaccarono Roma e la saccheggiarono. Il papa Leone I, questa volta, non poté fare altro che chiedere a Genserico di risparmiare la popolazione. Alla fine del V secolo, comunque, in Europa era ormai nata una serie di regni, chiamati regni romano-germanici o romano-barbarici. Questo nome vuole sottolineare che in essi si verificò la parziale fusione di elementi della cultura romana con elementi della cultura germanica.

Una convivenza difficile

Nei regni romano-germanici una piccola minoranza di conquistatori si impose sulla maggioranza della popolazione. Poco avevano in comune barbari e romani: non la lingua, né le leggi. Tuttavia forme di integrazione, non sempre coronate da successo, furono cercate in varie parti del territorio. Ciò che favorì l’integrazione furono le relazioni già avviate prima delle invasioni, quando i romani avevano utilizzato i barbari come mercenari oppure avevano stipulato alleanze con loro. Un altro fattore che favorì la convivenza dei due popoli fu la religione. La maggior parte delle popolazioni germaniche, infatti, si era ormai convertita al cristianesimo.

Teodorico, un re germanico per l’Italia

Tra i regni romano-barbarici si affermò quello fondato in Italia da Teodorico, figlio del re degli Ostrogoti (Goti orientali). Egli era un uomo colto: era stato educato alla corte di Costantinopoli e poi inviato a combattere contro il germanico Odoacre, che si era proclamato governatore d’Italia dopo avere deposto l’ultimo imperatore romano. Teodorico usò tutti i mezzi per ottenere il suo scopo: non solo le armi ma anche l’inganno e l’assassinio. Dopo avere convinto Odoacre a fare la pace, lo invitò insieme al figlio a un banchetto di festeggiamento e li uccise entrambi.

L’editto di Teodorico

Il dominio degli Ostrogoti in Italia portò a un periodo di pace e stabilità. L’agricoltura e il commercio cominciarono a migliorare e la vita tornò alla normalità. Teodorico, incoronato re nel 494, spostò la capitale a Ravenna. Riconobbe la grandezza della civiltà romana e si servì di amministratori romani per rimettere in vigore le antiche leggi. Infatti, le leggi del cosiddetto «editto di Teodorico» furono scritte sulla base del codice romano. Negli ultimi anni del suo regno, però, in Italia scoppiò nuovamente la guerra, questa volta a causa dei Bizantini.

I Franchi

Fra tutti i popoli germanici, furono i Franchi a integrarsi con più successo con la popolazione romana. Fondamentale fu la loro conversione al cristianesimo (nell’anno 496), perché favorì l’incontro tra i Franchi e le popolazioni locali che vivevano nella Gallia romana. In seguito combatterono contro i Visigoti, li sconfissero e crearono un loro regno. Clodoveo fu il primo importante sovrano della dinastia dei Franchi chiamata merovingia. Parigi fu scelta come capitale del Regno franco, che allora comprendeva la maggior parte della Gallia e la regione sud-occidentale dell’odierna Germania.


Popolazione in fuga dal proprio villaggio ai tempi delle invasioni barbariche (miniatura del V secolo).

LEGGERE le CARTE

I regni romano-germanici

I regni romano-germanici nel V-VI secolo.
I Burgundi e i Franchi si stabilirono in Gallia, dove fondarono due stati autonomi.
I Visigoti si stabilirono in Spagna, dove fondarono un regno che sarebbe durato a lungo.
I Vandali si insediarono nell’Africa settentrionale, da dove controllarono il Mediterraneo occidentale sino alla Sardegna e alla Corsica.
Alla fine del V secolo l’Italia era dominata dagli Ostrogoti.
In Europa orientale, e precisamente nelle pianure della Pannonia (l’attuale Ungheria), si era stanziato il popolo dei Longobardi.

STORIA & LEGGENDA

Teodorico, la leggenda del fulmine

Teodorico fu sepolto nell’imponente mausoleo di Ravenna (foto a destra). La cupola era formata da un’unica grande pietra del peso di 300 tonnellate. C’è una leggenda al riguardo. La cupola presenta una crepa, probabilmente causata da un fulmine. La leggenda dice che a Teodorico era stata predetta la morte a causa di un fulmine. Il re, intimorito dalla profezia, ogni volta che si scatenava un temporale si rifugiava nel mausoleo. Ma la profezia doveva avverarsi, e il fulmine cadde sull’edificio penetrandovi e uccidendo Teodorico. La leggenda fu diffusa dai cristiani che erano avversari del re ostrogoto, colpevole di avere fatto imprigionare il papa Giovanni I.

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