Costantinopoli, la gloria dei bizantini

La «Nuova Roma» 
Durante il regno di Giustiniano, Costantinopoli divenne un’autentica meraviglia. La sua grandezza, le mura possenti, le costruzioni religiose e civili non avevano paragone con il resto del mondo. Era allo stesso tempo la residenza dell’imperatore e la capitale dell’Impero d’Oriente. Come Roma, era circondata da sette colli e questo aspetto le dava un rilievo speciale.

Santa Sofia 
Il capolavoro architettonico dell’età di Giustiniano fu la chiesa di Santa Sofia. Fu costruita dopo che la chiesa precedente era andata distrutta in un incendio. La volta della nuova chiesa crollò a causa di due terremoti, nel 554 e nel 557. Fu rifatta con materiali più leggeri e rialzando la cupola di 6 metri. Fu per molti secoli la più grande cupola del mondo. La chiesa di Santa Sofia era meta di pellegrini che giungevano da tutta l’area del Mediterraneo. Custodiva un tesoro incomparabile: arredi e vestiti indossati dai sacerdoti durante le cerimonie religiose; croci e icone (immagini di santi dipinte su tavolette); reliquie (ciò che resta del corpo di un santo dopo la sua morte).

L’Ippodromo 
Come nell’antica Roma, uno dei luoghi principali della città era costituito dall’Ippodromo, dove si disputavano i giochi e le gare sportive. La cerimonia più solenne si svolgeva l’11 maggio, il giorno anniversario dell’inaugurazione della città fatta da Costantino nel 330. L’imperatore entrava nella tribuna a lui riservata e impartiva la benedizione al popolo assiepato nell’Ippodromo. Poi lanciava in aria un tovagliolo bianco: era il segnale di inizio. Quattro quadrighe (carri trainati da quattro cavalli) si lanciavano sulla pista che dovevano percorrere sette volte. Il vincitore riceveva in premio una palma, una corona e delle monete d’oro, esattamente coma succedeva a Roma. Dopo le corse la pista dell’Ippodromo era invasa dalla folla, che correva a prendere dolci e legumi posti qua e là nell’arena.

Giochi e spettacoli 
Intanto, tra una corsa e l’altra, erano offerti agli spettatori intermezzi di vario genere: spettacoli di mimi, danze al suono del flauto, combattimenti di uomini contro leoni, esibizioni di orsi ammaestrati e di acrobati.

Miserie di Costantinopoli 
Costantinopoli non era solo sfarzo e divertimento. La città presentava le sue ombre. Molti poveri mendicanti si accalcavano nelle sue strade, vestiti di cenci. La popolazione di oltre mezzo milione di abitanti viveva in quartieri sovraffollati. Nel 539 Giustiniano cercò di risolvere questi problemi con una legge: «Chi è nato a Costantinopoli ed è sano di corpo ma senza mezzi di sostentamento sia impiegato in lavori pubblici. Se si rifiuta, sia espulso dalla città. Gli invalidi e i vecchi siano lasciati in pace e mantenuti dagli abitanti di buona volontà. Tutti gli altri ritornino ai luoghi di provenienza».

Costantinopoli... OGGI

Tre nomi per una città

Anche oggi Costantinopoli è una splendida capitale. Però non si chiama più così: oggi il suo nome è Istanbul, ha 10 milioni di abitanti ed è la capitale della Turchia. Come ricorderai, il nome originario della città (fondata nel VII secolo a.C. da coloni greci) era Bisanzio.



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