Il cibo: pasti frugali...
Durante i pasti, il monaco ascolta la Lezione divina, che consiste in letture di testi sacri sui quali medita, interrompendo il pranzo. A pranzo e a cena consuma due pietanze cotte, accompagnate da frutta o legumi freschi. La razione giornaliera di pane è di 3-4 etti. La carne è vietata, salvo che per i malati. Il divieto della carne si riferisce al passo della Bibbia (libro della Genesi) in cui è scritto che Dio creò gli animali contemporaneamente all’uomo. Dal momento che, sempre secondo la Bibbia, il pollo, l’anatra e gli altri volatili erano stati creati insieme con i pesci, allora la loro carne è ammessa.
Gli abiti del monaco
I monaci benedettini si vestono di un saio (abito realizzato con tessuti grezzi e a forma di sacco), stretto in vita da una cintura di cuoio. Sopra indossano lo scapolare, con il cappuccio e con un ampio mantello. Lo scapolare è detto anche «abitino». Formato da una lunga pezza di panno infilata dalla testa e ricoprente il petto e le spalle (scapulae, in latino), riprende le forme di un antico abito da lavoro.
Il lavoro
L’ozio è nemico dell’anima: questa era la convinzione di san Benedetto. Pertanto i benedettini non possono restare inoperosi: il lavoro nei campi e quello sui libri in biblioteca sono le principali occupazioni. Il monaco svolge lavori manuali per un numero di ore variabile in rapporto alla stagione, poiché l’attività lavorativa cessa al tramonto del sole. Nessun monaco è escluso, tranne i malati e gli anziani.
LEGGERE le FONTi
Scrivere, che fatica!
Vivere in monastero... OGGI
L’ordine benedettino è naturalmente ancora attivo. Ma che cosa fanno oggi i monaci che, in alcuni casi, vivono in abbazie che furono fondate nel Medioevo? Lavorano ancora nei campi oppure interpretano in modo aggiornato l’obbligo del lavoro? Come passano le loro giornate: esistono ancora gli orari del tempo di san Benedetto?
Se nella tua regione c’è un’abbazia benedettina, cerca notizie su di essa su libri o su internet (molte abbazie hanno un proprio sito, con notizie storiche, fotografie, informazioni sull’attività dei monaci e sugli orari di visita) oppure proponi di andare a visitarla con i tuoi compagni.