CULTURA & stili di vita

I germani e la loro società

Usi e tradizioni
I romani, dicendo «barbari», indicavano soprattutto i germani. L’opinione che ne avevano i romani, cioè che fossero genti primitive, violente e selvagge, è però inesatta. Per vari aspetti, i germani erano tutt’altro che arretrati. Sapevano realizzare oggetti pregiati, gioielli, armi e materiali d’uso comune (vasellame, stoviglie) di alta qualità. Possedevano una tecnica militare persino più avanzata di quella dei romani. Si vestivano con tuniche o con calzoni, e con rudimentali mantelli di stoffa o di pelle, appuntati con una fibula o con una spilla. Amavano molto ornarsi, e presso talune tribù era in uso il tatuaggio. Non conoscevano però la scrittura e vivevano seguendo le tradizioni, poiché non avevano leggi scritte.

Le divisioni sociali
La società dei germani era divisa in tribù e organizzata in grandi famiglie o clan. Il potere spettava a un re o a un consiglio di capi scelti dall’assemblea dei guerrieri. I germani si dividevano in tre classi: i nobili, gli uomini liberi dalla nascita e i cosiddetti semiliberi. Questi ultimi erano simili agli schiavi e svolgevano i lavori manuali. L’occupazione principale degli uomini liberi era comunque la guerra: quella germanica era una società guerriera dove i re, i capi e i nobili erano circondati da una corte di soldati fedelissimi.

Le donne
Le donne erano rispettate e il matrimonio era considerato un vincolo importante. Tuttavia la donna adultera poteva essere punita dal marito a suo piacimento, anche con la morte. E se non era uccisa, era scacciata di casa ed esposta al disprezzo di tutto il villaggio.

Nomadi, guerrieri ma anche agricoltori
I germani, in origine, erano nomadi e vivevano essenzialmente di pastorizia, oltre che di bottini di guerra. Sappiamo comunque che nei periodi di stazionamento (quando restavano stabili su un territorio) praticavano l’agricoltura. Coltivavano il terreno, ricavandone soprattutto cereali e ortaggi; conoscevano l’uso dell’aratro. Allevavano pecore, capre, mucche. Non esisteva presso di loro la proprietà privata. La terra era considerata un bene di tutti e di anno in anno veniva ridistribuita in piccole parti a tutti gli uomini liberi, perché la facessero coltivare dai semiliberi. I germani praticavano il baratto, ossia scambiavano oggetti con altri oggetti di pari valore. Solo nel III secolo, dopo essere entrati in contatto con l’Impero romano, nel mondo germanico entrò in uso la moneta, e così pure la scrittura. Grazie ai rapporti con i romani, impararono il latino, da cui ricavarono una loro scrittura rudimentale, chiamata runica.

La religione 
I germani non avevano sacerdoti e la loro religione era estremamente semplice, legata alle manifestazioni della natura. Un dio comune a tutti i germani fu Wodan, conosciuto anche con il nome di Odino. Era il re degli dèi, in virtù di una forza magica. È raffigurato in mezzo alla tempesta, con mantello e cappuccio, su un cavallo a otto zampe. Al suo fianco stavano le valchirie, donne che sceglievano i guerrieri destinati a morire in battaglia. Un altro dio importante era Thor, il cui nome significa «tuono». Anche nella religione, però, la convivenza con i romani all’interno dell’impero cambiò le tradizioni germaniche. Infatti, a partire dal IV secolo, la maggior parte dei popoli germanici si convertì al cristianesimo.

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