LA «FABBRICA DEL CONSENSO» NEI PAESI TOTALITARI
Negli anni Trenta vi sono in Europa tre totalitarismi: il nazismo in Germania, il comunismo in URSS e il fascismo in Italia. Essi governano con la forza (uccisione o imprigionamento degli oppositori). Però cercano anche il consenso ( PAROLA CHIAVE a pag. 223) della popolazione con l’uso della propaganda ( PAROLA CHIAVE a pag. 223). Hitler, Mussolini e Stalin organizzano grandi manifestazioni di piazza. Qui fanno discorsi, con frasi a effetto come: «Credere, obbedire, combattere» ( IMMAGINI alle pagine 223, 224 e 229). I discorsi di Mussolini sono trasmessi anche alla radio. I giornali sono controllati dal governo: possono dare solo le notizie positive, per far credere che nel paese tutto vada per il meglio. I giornali e la radio diffondono l’idea che il capo ha sempre ragione e creano un vero culto della sua personalità. Anche il cinema è uno strumento di propaganda. In Italia opera l’Istituto LUCE, che realizza cinegiornali, cioè filmati propagandistici proiettati nei cinema prima dell’inizio del film. I cinegiornali esaltano l’attività del duce (nome con cui si fa chiamare Mussolini). Perfino lo sport è al servizio della propaganda. I cinegiornali trasmettono immagini di Mussolini che nuota, scia e va a cavallo ( IMMAGINI alle pagine 232 e 233). Hitler organizza le Olimpiadi a Berlino, capitale della Germania. Le Olimpiadi, secondo Hitler, devono dimostrare la superiorità degli atleti di razza ariana. Invece è un nero, Jesse Owens, che vince alcune delle gare più importanti.