FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

LA GERMANIA ALL’ATTACCO

La Seconda guerra mondiale comincia nel 1939, quando l’esercito tedesco invade la Polonia. Questa invasione spinge Inghilterra e Francia a dichiarare guerra alla Germania. Nel 1940 i tedeschi attaccano la Francia: travolgono le difese francesi e in breve arrivano a Parigi. A questo punto Mussolini, credendo che la guerra finirà presto con la vittoria della Germania, decide l’ingresso in guerra dell’Italia al fianco dell’alleato tedesco. Invece nel 1941-1942 l’avanzata tedesca si arresta. Dapprima Hitler ordina fittissimi bombardamenti aerei sull’Inghilterra. Gli inglesi, però, non si arrendono. Nell’estate del 1941 i tedeschi attaccano l’URSS. Riescono a penetrare in territorio russo, ma i sovietici li fermano alle porte delle loro città più importanti, Leningrado e Mosca.

LA GUERRA DIVENTA MONDIALE

Negli anni Trenta, in Asia, il Giappone cerca di stabilire la sua supremazia su tutta la parte orientale del continente e sull’oceano Pacifico. In quell’area, però, vi è la presenza militare di un’altra grande potenza: gli Stati Uniti ( CARTINA a pag. 257). Il 7 dicembre 1941 alcuni aerei giapponesi bombardano e distruggono la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. Gli Stati Uniti, allora, dichiarano guerra al Giappone. Si formano così due schieramenti contrapposti: da una parte i paesi dell’Asse (Germania, Italia e Giappone); dall’altra gli Alleati (Inghilterra e Stati Uniti) e l’Unione Sovietica ( CARTINA a pag. 250). Con l’ingresso in guerra degli USA, il conflitto diventa veramente mondiale, perché è esteso a tutti i continenti. Infatti si combatte anche in Africa, nelle colonie dei paesi europei. Inoltre la guerra diventa totale, perché impone a tutti i paesi un enorme sforzo economico e perché coinvolge anche la popolazione civile, che deve sopportare le sofferenze causate dalle invasioni nemiche e dai bombardamenti aerei.

LA SHOAH

Fin dal 1935 i nazisti hanno perseguitato gli ebrei, che considerano una razza inferiore. Dapprima gli ebrei, privati di tutti i diritti e di ogni ricchezza, sono rinchiusi nei ghetti (quartieri delle città da cui non possono uscire). Poi, nel 1942, Hitler decide la «soluzione finale», cioè lo sterminio totale degli ebrei che vivono in Europa. Gli ebrei sono catturati e inviati nei lager, campi di concentramento in cui sono fatti lavorare in condizioni disumane. In seguito vengono costruiti i campi di sterminio ( PAROLA CHIAVE a pag. 251). I prigionieri sono uccisi nelle camere a gas e i loro corpi sono bruciati nei forni crematori. Tra il 1939 e il 1945 muoiono circa 6 milioni di ebrei. Questo sterminio è chiamato Shoah ( PAROLA CHIAVE a pag. 251).

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