La breve democrazia del Cile
In Cile nel 1970 si formò un governo dei partiti di Sinistra, guidato dal socialista Salvador Allende. Il governo di Allende varò riforme economiche di rilievo, come la nazionalizzazione delle miniere. Si attirò però la reazione contraria di potenti gruppi economici, alcuni dei quali di proprietà statunitense. Nel 1973 ci fu un golpe dei militari, capeggiati dal generale Augusto Pinochet. Allende fu assassinato. I militari chiusero il Parlamento, sciolsero i partiti, abolirono la Costituzione e annullarono le libertà civili. Una spietata repressione provocò almeno 15 000 morti. Soltanto nel 1980 si crearono in Cile le condizioni per ripristinare la democrazia attraverso nuove elezioni, vinte dai partiti moderati di Centro.
Argentina: i militari al potere
Anche in Argentina, nel 1976, i militari, con a capo il generale Videla, presero il potere e governarono con metodi brutali. Praticarono la tortura e il sequestro di persona, applicarono la pena di morte: di circa 30 000 persone, catturate e giustiziate in modo illegale, non si ebbero più notizie. Sono i cosiddetti desaparecidos, gli «scomparsi». Nel 1982 i generali lanciarono il paese nell’avventura di una guerra. Fecero occupare dall’esercito le piccole e poco abitate isole Falkland (chiamate Malvinas, in spagnolo), che dal 1833 erano una colonia dell’Inghilterra. La risposta del governo di Londra fu immediata: una forza aeronavale appoggiata dagli Stati Uniti riconquistò le Falkland. I generali argentini, umiliati dalla sconfitta, restituirono il potere ai civili (1983).
Gli Stati Uniti cambiano politica
Gli Stati Uniti avevano sostenuto le dittature militari allo scopo di tutelare i loro molteplici interessi economici in America latina. Dopo l’esperienza argentina, però, cambiarono atteggiamento e decisero di togliere l’appoggio agli stati governati con sistemi antidemocratici. Stanziarono ingenti aiuti economici per favorire lo sviluppo in quei paesi che davano garanzie di democrazia. Inoltre decisero di intervenire per contrastare il traffico internazionale di droga: alcuni stati dell’America latina, come la Colombia e la Bolivia, sono infatti produttori ed esportatori mondiali di droga (cocaina).
Buenos Aires (capitale dell’Argentina): le madri scendono in piazza con le fotografie dei loro figli scomparsi negli anni della dittatura militare. Chiedono la verità sulla sorte toccata ai loro familiari.