FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

TRENT’ANNI DI BENESSERE

Nei 30 anni successivi alla fine della Seconda guerra mondiale, in Europa cresce il benessere ( PAROLA CHIAVE a pag. 377). Le fabbriche assumono lavoratori e producono grandi quantità di beni di consumo (automobili, elettrodomestici, libri, dischi, ecc.) ( PAROLA CHIAVE a pag. 377). Molte persone possono comperarli, perché gli stipendi e i salari aumentano. Inoltre i prodotti più costosi sono venduti a rate. La pubblicità invoglia il pubblico a fare acquisti. La gente spende di più anche per mandare a scuola i figli, perciò cresce il livello di istruzione. Negli anni Cinquanta nasce la televisione, che diffonde informazioni e conoscenze. Anche le donne migliorano la loro condizione, grazie alle lotte ispirate dal femminismo ( PAROLA CHIAVE a pag. 377). Questa crescita economica riguarda tutti i paesi dell’Europa occidentale. Tuttavia è superiore nei paesi sconfitti in guerra. Per Germania Ovest e Italia si parla addirittura di «miracolo economico». Il Giappone diventa la seconda potenza industriale del mondo, dopo gli Stati Uniti. Nel 1973 c’è un rallentamento della crescita, a causa della crisi energetica. Questa crisi dipende dall’aumento del prezzo del petrolio, che i paesi industrializzati importano soprattutto dai paesi arabi. Il petrolio è necessario per le industrie, l’illuminazione, il riscaldamento e i mezzi di trasporto.

CAMBIAMENTI POLITICI

Negli anni Settanta avvengono importanti cambiamenti in alcuni paesi europei. La Germania Ovest torna a essere una potenza industriale e garantisce ai suoi cittadini servizi sociali efficienti (scuole, ospedali, ecc.). Lo stesso accade in Inghilterra. Qui, però, nel 1979 Margaret Thatcher diventa primo ministro. Per risolvere una crisi economica, la Thatcher diminuisce i servizi sociali e fa chiudere fabbriche e miniere poco produttive. Ciò determina il licenziamento di molti lavoratori. Nel 1975, in Spagna e in Portogallo, finiscono le ultime dittature fasciste presenti in Europa. I due paesi diventano democratici. Invece in Grecia, dal 1967 al 1974, è al potere una dittatura militare, chiamata «regime dei colonnelli».

L’UNIONE EUROPEA

Dopo la guerra, molte persone pensano che gli stati europei debbano unirsi, per evitare altri conflitti. Le prime forme di unità europea sono di tipo economico. Nel 1957 sei paesi (Belgio, Olanda, Lussemburgo, Germania Ovest, Francia e Italia) si uniscono nella CEE (Comunità Economica Europea). Lo scopo della CEE è favorire la libera circolazione delle merci e delle persone nel territorio di questi stati. Inoltre i sei paesi si impegnano a favorire l’agricoltura e ad aiutare le zone meno sviluppate. In seguito altri paesi si uniscono. Nel 1979 è istituito il Parlamento europeo, eletto dai cittadini a suffragio universale. Esso, però, ha pochi poteri. Nel 1992 nasce l’Unione Europea (UE). È firmato il Trattato di Maastricht, che prevede l’unificazione delle monete e la totale libertà commerciale. Nel 2002 entra in circolazione l’euro, la moneta unica europea. Oggi i paesi membri della UE sono 28 ( CARTINA a pag. 376).

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