Le metropoli
Le città da risanare
Da molti secoli le città erano luoghi in cui la morte vinceva sulla vita. La causa principale di questo bilancio in passivo, per cui i morti erano più dei nati, derivava dalle condizioni in cui vivevano le persone. Non c’erano servizi igienici nelle case; l’acqua la si doveva prelevare ai pozzi; il cibo non era controllato. Verso la metà dell’Ottocento, i medici si resero conto che i principali motivi di rischio per la salute erano due: l’acqua che si beveva e gli scarichi delle fognature. Le fognature esistevano già al tempo dei romani, ma alla metà dell’Ottocento non erano altro che un pozzo (chiamato «pozzo nero») in cui si riversavano gli scarichi. Ciò provocava una contaminazione del terreno, che era lo stesso in cui erano scavati i pozzi da cui era prelevata l’acqua da bere. Quindi la gente di città finiva con il bere acqua contaminata.CHICAGO
SCIENZA & tecnologia
I progressi della medicina
Il colera continua a colpire
In Italia l’ultima epidemia di colera (limitata a poche zone e molto meno devastante delle precedenti) avvenne nel 1893. Oggi si può dire che, nel mondo occidentale, il colera non fa più paura. Ma non è così dappertutto. In Asia, Africa e Sud America il colera continua a mietere vittime: l’ultima grave epidemia risale al 2008-2009 in alcuni paesi dell’Africa centro-meridionale. La causa è la medesima che scatenava la malattia nell’Europa dell’Ottocento: la mancanza di fognature efficienti e la scarsità di acqua potabile, che costringe le persone a bere acqua inquinata dal terribile batterio.
I cittadini diventano consumatori
Le distanze si accorciano
Gli uomini stavano anche imparando a comunicare tra loro più rapidamente e intensamente che in passato. Viaggiare sulle grandi distanze era diventato più facile grazie ai progressi dei trasporti. Il tempo dei viaggi per mare tra Europa e America si poteva misurare in settimane e non più in mesi. Per esempio, dopo il completamento della ferrovia Transiberiana, nel 1904, si poteva andare da Mosca a Vladivostok (nella Siberia orientale, di fronte al Giappone) in due settimane. Con il telegrafo elettrico, scambiare messaggi da una parte all’altra della Terra era questione di ore. Tutte queste realtà, appena un secolo prima, sarebbero sembrate fantascienza.LEGGERE le CARTE
La Transiberiana
Diminuiscono le differenze tra uomo e donna
LE SUFFRAGETTE
A fine Ottocento, dapprima in Inghilterra e poi in altri paesi europei, nacquero associazioni di donne che si battevano per ottenere il diritto di voto (chiamato anche «suffragio»). Per questo motivo furono chiamate «suffragette». Le suffragette più attive appartenevano all’Unione sociale e politica delle donne, fondata nel 1903 dall’inglese Emmeline Pankhurst. Queste donne sfilavano in città mostrando cartelli con la richiesta del diritto di voto: un comportamento che, a quell’epoca, destava scandalo, perché non era normale che una donna si mostrasse in pubblico da sola, né che esprimesse un’opinione. Nonostante i giudizi negativi di gran parte della società, le suffragette fecero azioni dimostrative ancora più coraggiose, come incatenarsi alle cancellate dei palazzi del governo. Talvolta interveniva la polizia e alcune di loro furono arrestate e condannate al carcere.