Venti di guerra sull’Europa

Le ambizioni della Germania

Verso la fine dell’Ottocento, in Germania la popolazione cominciò a provare ostilità nei confronti della Francia e della Gran Bretagna, accusate di voler limitare le ambizioni dei tedeschi. La Germania, sotto la guida dell’imperatore Guglielmo II, partecipò alla spartizione dell’Africa con l’acquisizione di molti territori, ma meno vasti di quelli conquistati da Francia e Inghilterra. Inoltre, per mettersi alla pari sul piano militare con inglesi e francesi, il governo tedesco rafforzò l’esercito e la marina da guerra. In Germania molti giornali sostenevano idee nazionaliste, che affermavano la necessità di un’espansione territoriale anche nel centro Europa.

Francia e Gran Bretagna

I francesi ricambiavano l’ostilità dei tedeschi. In Francia, infatti, era forte il desiderio di rivincita contro la Germania dopo la sconfitta nella guerra del 1870. I francesi puntavano a riconquistare l’Alsazia e la Lorena, perse in seguito a quella guerra. Anche in Inghilterra crescevano sentimenti antitedeschi. Gli inglesi temevano di perdere la supremazia sui mari: erano infatti preoccupati dalle possenti corazzate che uscivano dai cantieri navali tedeschi. La reazione di Londra fu di costruire due navi da guerra per ogni nave varata dalla Germania.

La corsa agli armamenti

Ovunque in Europa gli stati cominciarono a investire soldi per aumentare le forze armate come mai si era visto nel passato. La Gran Bretagna potenziò la flotta militare, che nel 1914 poteva mettere in mare 64 corazzate e 10 incrociatori da battaglia. Isola densamente popolata, che dipendeva dalle importazioni dalle sue colonie e dall’Europa per il cibo e per le materie prime necessarie alla sua industria, la Gran Bretagna riteneva essenziale mantenere il controllo dei mari. Per questo motivo considerava la crescita della marina tedesca un’autentica minaccia. Inoltre gli inglesi vedevano con preoccupazione l’espansione della Germania in Africa e in Asia. Per quanto riguarda l’Europa, erano preoccupati dai commercianti tedeschi che vendevano prodotti di ottima qualità a prezzi bassi, facendo così concorrenza alle industrie inglesi. Intanto la Germania reclutò un esercito di 800 000 soldati, mentre in Russia furono chiamati sotto le armi oltre 1 800 000 uomini. Si era così messa in moto una macchina preparata per il conflitto.

GLOSSARIO

Corazzata
Nave da guerra con un potente armamento. Spesso è scortata da un incrociatore, nave militare più piccola e veloce, ma altrettanto ben armata.

Due alleanze contrapposte

LA TRIPLICE INTESA
I rapporti tra gli stati andarono rapidamente peggiorando. Fu la Francia a compiere il primo passo che modificò l’equilibrio, provocando tensioni internazionali. Lo fece occupando il Marocco (1911) grazie a un accordo di assistenza navale con la Gran Bretagna. Poco dopo, l’accordo si trasformò in alleanza militare tra i due paesi, a cui aderì anche la Russia (Triplice Intesa). La Russia partecipò alla Triplice Intesa perché cercava appoggio allo scopo di realizzare un suo progetto: quello di ottenere il libero passaggio delle navi verso il Mediterraneo attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, allora in mano ai turchi. Se vi fosse riuscito, l’impero degli zar sarebbe potuto diventare una grande potenza marittima.

LA TRIPLICE ALLEANZA
Alla Triplice Intesa si contrapponeva la Triplice Alleanza, stipulata nel 1882 tra Germania, Austria-Ungheria e Italia. Tuttavia l’Italia era divenuta un alleato su cui non era possibile fare affidamento. Infatti, come abbiamo visto, Giolitti impresse una svolta alla politica estera italiana, riavvicinandosi alla Francia. Inoltre i nazionalisti, e parte dell’opinione pubblica, nutrivano sentimenti anti-austriaci, perché volevano completare l’unificazione nazionale con la conquista del Trentino e della Venezia Giulia, soggetti al dominio austriaco.

LEGGERE le CARTE

Le due alleanze
Osserva la carta dell’Europa nel 1913, dove sono evidenziati i paesi appartenenti alle due alleanze contrapposte: la Triplice Alleanza e la Triplice Intesa. Alla prima partecipavano l’Impero tedesco, l’Impero austro-ungarico e l’Italia. Alla seconda la Francia, la Gran Bretagna e la Russia.

I Balcani

La pace fu minacciata da una serie di conflitti scoppiati nei Balcani, l’area a sud-est del continente europeo. Una parte di quella zona si trovava sotto il dominio dell’Impero ottomano (o Impero turco), che aveva un governo debolissimo. Nei Balcani abitavano popolazioni serbe, bosniache, croate e slovene, tutte di origine slava. Erano profondamente divise tra loro perché professavano religioni diverse (la musulmana, l’ortodossa e la cattolica) e non credevano nella possibilità di una pacifica convivenza. Nei Balcani l’Impero austro-ungarico puntava a espandersi, continuando una politica che durava da oltre un secolo. Lo fece nel 1908, acquisendo la Bosnia-Erzegovina, una grande regione con capitale Sarajevo. L’espansione austriaca fu contrastata dal piccolo regno della Serbia, che a sua volta voleva ingrandirsi e diventare lo stato di tutti gli slavi residenti nei Balcani. La Serbia contava sull’amicizia della Russia.

Le guerre balcaniche

Due guerre balcaniche (1912-1913) videro coinvolti Serbia, Grecia, Montenegro, Bulgaria, Romania, Turchia. Tali guerre indebolirono l’Impero turco, che perse territori e dovette riconoscere l’indipendenza dell’Albania. Anche la Romania si ingrandì. Al tempo stesso i risultati delle guerre misero in allarme l’Austria, perché vedeva crescere ai suoi confini lo stato slavo della Serbia, che minacciava l’occupazione di aree balcaniche controllate dall’Austria.

LEGGERE le CARTE

Prima e dopo le guerre balcaniche
Le due carte mostrano la situazione in Europa sud-orientale prima e dopo le guerre balcaniche (1912-1913). Si possono osservare i principali cambiamenti:
1. l’Impero ottomano perde territori;
2. si ingrandiscono la Romania, la Bulgaria, la Grecia e soprattutto la Serbia, che aspira a diventare lo stato più importante della regione;
3. si forma un nuovo stato: l’Albania.

StoriaFacile 3
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