POCHI NOBILI, TANTI CONTADINI
Nel Seicento i nobili sono una piccola minoranza della popolazione, ma hanno molti privilegi. I nobili non lavorano, non pagano le tasse e vivono sfruttando il lavoro dei contadini. Passano la giornata curando il loro aspetto fisico, partecipando a balli e feste e andando a caccia. La nobiltà ( PAROLA CHIAVE a pag. 163) si acquista per nascita, quando si è figli di due genitori nobili. Però si può anche comprare: infatti alcuni stati vendono a caro prezzo patenti nobiliari. Non tutti i nobili sono ricchi: spesso, infatti, i nobili di campagna sono poveri. La maggioranza della popolazione europea è formata da contadini. Vivono in case di legno nei villaggi. Lavorano tutto il giorno fin dall’età di 6-7 anni. Sopravvivono mangiando i prodotti dei campi e i frutti selvatici che trovano nei boschi. I più poveri sono i braccianti, che non possiedono la terra, ma lavorano a giornata per i contadini più benestanti. In Europa orientale molti contadini sono servi della gleba. Non possono lasciare il villaggio in cui sono nati e non possono sposarsi senza il permesso del padrone.