RIVOLUZIONARI E RIFORMISTI

Rivoluzionari e riformisti

I socialisti non la pensavano tutti allo stesso modo. In Francia vi erano due posizioni ben distinte. Alcuni volevano una rivoluzione che portasse al comunismo, ossia a una società senza proprietà privata, dove terre e fabbriche appartenessero a tutti. Il massimo teorico dei «rivoluzionari » fu Auguste Blanqui. In Inghilterra nel 1847 si formò un’associazione chiamata «Lega dei comunisti». Il suo programma, scritto da Karl Marx e Friedrich Engels, fu intitolato Manifesto del partito comunista. Altri socialisti, invece, erano «riformisti», cioè volevano raggiungere una maggior giustizia sociale attraverso cambiamenti graduali. Chiedevano interventi dello stato per creare posti di lavoro e tutelare i lavoratori. Il loro leader era Louis Blanc. Intanto, tra gli imprenditori cresceva l’attenzione verso le condizioni di vita dei dipendenti. Alcuni fondarono asili di infanzia e società di mutuo soccorso. Erano associazioni promosse sia da operai sia da imprenditori, che avevano lo scopo di assistere i lavoratori in difficoltà con aiuti in denaro, in medicine, in assistenza medica.

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Le Società di mutuo soccorso
Questo è un diploma conferito nel 1896 a un socio dalla Società di mutuo soccorso di Borgo San Salvatore a Genova.
Lo stemma dei Savoia ricorda che Genova era appartenuta al Regno di Sardegna, governato dai Savoia.
Il tricolore, bandiera dell’Italia.
L’Italia è raffigurata come una donna con in testa una corona di torri. Le torri ricordano le città fortificate, di cui l’Italia è ricca.
Un fabbro simboleggia tutti i lavoratori.
Un treno che esce da un tunnel: ricorda la costruzione, appena terminata, della linea ferroviaria in Liguria.
Come il treno, anche la mongolfiera è simbolo di progresso.
Il mare che bagna Genova e, sullo sfondo, il faro del porto della città.
L’incudine e la morsa sono gli strumenti di lavoro degli operai, che la Società di mutuo soccorso assisteva quando si trovavano in difficoltà.


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