IDEE DIVERSE PER L’UNITÀ D’ITALIA | 1848: UN ANNO DI RIVOLUZIONI

IDEE DIVERSE PER L’UNITÀ D’ITALIA

Verso la metà dell’Ottocento l’Italia è divisa in tanti stati ( CARTINA a pag. 380). Tuttavia sempre più persone (i patrioti: PAROLA CHIAVE a pag. 379) vogliono l’unità nazionale, cioè vogliono un unico stato chiamato «Italia». L’ostacolo più grosso è l’Austria, che governa sul Lombardo-Veneto. Fra i patrioti ci sono idee diverse sul modo di realizzare l’unità. Giuseppe Mazzini fonda la «Giovine Italia», un’associazione che ha lo scopo di spingere le popolazioni dei diversi stati italiani a ribellarsi contro i sovrani. Lo scopo di Mazzini è realizzare una repubblica. Altri patrioti, invece, non credono nella lotta armata e vogliono riforme graduali sotto la guida del papa o di un re.

1848: UN ANNO DI RIVOLUZIONI

Nel 1848 una grave carestia colpisce l’Europa. Le proteste contro la scarsità di cibo si collegano alle agitazioni politiche di coloro che chiedono la libertà e l’indipendenza. In molti paesi d’Europa scoppiano rivolte ( CARTINA a pag. 378). Venezia e Milano si ribellarono agli austriaci. Il re di Sardegna, Carlo Alberto, approfitta di questa situazione per dichiarare guerra all’Austria. Carlo Alberto non vuole l’unità d’Italia, ma soltanto allargare il suo regno, strappando il Lombardo-Veneto agli austriaci. La guerra, chiamata «Prima guerra d’indipendenza italiana», si conclude con la sconfitta di Carlo Alberto. Gli austriaci riprendono il controllo di tutto il Lombardo-Veneto.

DA CARLO ALBERTO A VITTORIO EMANUELE II

Nel 1849 scoppiano nuove rivolte. A Venezia è proclamata la repubblica; nello Stato pontificio il papa Pio IX è costretto a fuggire e anche a Roma è proclamata la repubblica. Carlo Alberto decide di riprendere la guerra contro l’Austria, ma il suo esercito viene battuto a Novara (23 marzo 1849). Dopo aver sconfitto il Regno di Sardegna, l’Austria attacca la Repubblica di Venezia e costringe gli insorti ad arrendersi. Cade anche la Repubblica romana: un esercito francese scende in Italia per riportare il papa sul trono dello Stato pontificio. Carlo Alberto lascia il trono al figlio Vittorio Emanuele II, il quale mantiene la Costituzione, chiamata «Statuto albertino». Inoltre nomina Cavour primo ministro. Cavour è convinto che, per sconfiggere l’Austria, il Piemonte ha bisogno dell’alleanza di una grande potenza europea. Per questo manda un esercito piemontese a combattere nella Guerra di Crimea, al fianco di inglesi e francesi. Dopo la fine della guerra, Cavour stipula un patto di alleanza con la Francia. In caso di attacco dell’Austria al Regno di Sardegna, i francesi si impegnano a intervenire in guerra al fianco del Regno di Sardegna. 

Sintesi attiva: IL BIENNIO RIVOLUZIONARIO: 1848-1849

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Verso la metà dell’Ottocento, l’Italia era divisa in numerosi stati. Sempre più persone, però, volevano realizzare l’unità nazionale. L’ostacolo più grosso era rappresentato DALL’AUSTRIA DALLA FRANCIA, che governava sul Lombardo-Veneto. Fra i patrioti che aspiravano all’unità nazionale si distinse Giuseppe Mazzini. Egli fondò LA GIOVINE ITALIA LA CARBONERIA, che aveva lo scopo di realizzare l’unità d’Italia per mezzo di insurrezioni. Egli, inoltre, voleva instaurare la MONARCHIA REPUBBLICA. Le insurrezioni dei mazziniani, però, fallirono.

Nel 1848 in molti paesi d’Europa scoppiarono rivolte. Venezia e MILANO TORINO si ribellarono agli austriaci. Il re di Sardegna FERDINANDO II CARLO ALBERTO pensò di approfittare della situazione per ingrandire il suo regno annettendo il Lombardo-Veneto. Perciò dichiarò guerra all’Austria (Prima guerra di SECESSIONE INDIPENDENZA), ma fu sconfitto.

Nel 1849, però, scoppiarono nuove rivolte: a Venezia fu proclamata la repubblica; lo stesso successe a NAPOLI ROMA. Carlo Alberto decise allora di riprendere la guerra contro l’Austria, ma il suo esercito venne battuto a NOVARA SAPRI. Carlo Alberto andò in esilio, lasciando il trono al figlio Vittorio Emanuele II, il quale mantenne la Costituzione, chiamata « STATUTO ALBERTINO COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA».

Nel 1852 Cavour fu nominato primo ministro del Regno di Sardegna. Egli era convinto che, per sconfiggere l’Austria, il Piemonte aveva bisogno dell’alleanza di una grande potenza europea. Per questo mandò un esercito piemontese a combattere nella guerra di TURCHIA CRIMEA, al fianco di inglesi e francesi. Il Regno di Sardegna non ottenne territori, ma rese più solidi i legami con francesi e inglesi. Dopo quella guerra, Cavour stipulò un patto di alleanza con LA FRANCIA L’INGHILTERRA, in caso di attacco dell’Austria al Regno di Sardegna.

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