FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

PIÙ PERSONE E PIÙ DIRITTI

Negli ultimi decenni dell’Ottocento la popolazione mondiale aumenta. Il continente con la maggiore crescita demografica è l’Europa. Con lo sviluppo industriale, cresce il numero di operai: infatti molti contadini lasciano le campagne e si trasferiscono nelle città, per lavorare nelle fabbriche. Alcune città diventano molto grandi e sono chiamate metropoli: le maggiori sono Londra, Parigi, New York e Chicago. Gli abitanti delle città godono di nuovi servizi pubblici, come le linee di tram e metropolitane, le fognature e la fornitura di energia elettrica. Tra Ottocento e Novecento nascono i primi movimenti che si battono per i diritti delle donne. Le donne chiedono le stesse possibilità di lavoro e di studio degli uomini. Inoltre organizzano manifestazioni per chiedere il suffragio (= diritto di voto). Queste donne sono chiamate «suffragette». A inizio Novecento, la Nuova Zelanda è il primo paese ad attribuire il diritto di voto alle donne, imitato nel 1913 da Danimarca e Norvegia.

LE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI

I lavoratori cominciano a organizzarsi, per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro. Si associano in sindacati, che proclamano scioperi per ottenere riduzioni dell’orario di lavoro, paghe maggiori e assistenza in caso di malattia e di vecchiaia. In Italia i primi sindacati sono le Camere del lavoro. Nel 1906 nasce un sindacato unitario: la Confederazione generale del lavoro (CGL). Molti operai aderiscono ai partiti socialisti. Questi partiti si ispirano alle idee di Karl Marx, un filosofo tedesco, autore di un’importante opera intitolata Il capitale (1867). Secondo Marx, i lavoratori sono sfruttati dai padroni delle industrie. I proletari (cioè i lavoratori poveri) devono fare una rivoluzione, per creare una società senza disuguaglianze, dove tutti i beni siano in comune (società comunista). Non tutti i socialisti, però, vogliono la rivoluzione. Alcuni socialisti sono riformisti. Ciò significa che chiedono cambiamenti graduali a favore dei lavoratori (diritto all’istruzione, all’assistenza per malattia o infortunio). Nel 1892 nasce il Partito socialista italiano, fondato da Filippo Turati e Anna Kuliscioff.

I CATTOLICI DI FRONTE AI CAMBIAMENTI SOCIALI

Anche i cattolici si interessano al mondo del lavoro. Il papa Leone XIII scrive un’enciclica (= lettera ai vescovi) intitolata Rerum novarum («Delle cose nuove»). Il papa condanna il socialismo, perché istiga all’odio tra le classi sociali, invece di invitarle alla collaborazione. Tuttavia critica anche certi aspetti della società industriale, in particolare lo sfruttamento dei lavoratori e l’affermazione di valori materiali, come il successo e il denaro.

Sintesi attiva: UN MONDO IN CRESCITA E IN CAMBIAMENTO

Leggi il seguente testo e indica la parola esatta tra le due indicate in MAIUSCOLO. Poi ascolta e controlla se la tua sintesi è corretta.
All’inizio del Novecento, l’ AMERICA EUROPA era il continente più densamente popolato. Con lo sviluppo industriale, crebbero gli abitanti delle città, perché molti contadini lasciarono le campagne per andare a lavorare nelle fabbriche cittadine. Le città più grandi erano autentiche METROPOLI METROPOLITANE, dotate di servizi pubblici come le fognature e l’illuminazione ELETTRICA A PETROLIO . A poco a poco i salari e gli stipendi aumentarono, favorendo i consumi anche di beni non essenziali.

Gli operai delle industrie divennero sempre più numerosi e cominciarono a organizzarsi in partiti politici e COOPERATIVE SINDACATI . Lottarono per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro, ricorrendo soprattutto ALLO SCIOPERO ALLA RIVOLUZIONE. In diversi paesi europei nacquero partiti socialisti. I socialisti, tuttavia, erano divisi in rivoluzionari (che seguivano le teorie di TURATI MARX) e RIFORMISTI REAZIONARI, che volevano ottenere miglioramenti graduali a favore dei lavoratori. Gli anarchici, invece, volevano abolire del tutto lo stato: perseguivano i loro obiettivi con scioperi generali e ATTENTATI COLPI DI STATO.

In Italia furono fondate dapprima le CORPORAZIONI CAMERE DEL LAVORO, che avevano come scopi l’assistenza e il collocamento dei lavoratori. Nel 1906 nacque il primo vero sindacato, la Confederazione generale del lavoro. Intanto, nel 1892, era nato il Partito socialista italiano, fondato da Filippo Turati e ANNA KULISCIOFF EMMELINE PANKHURST. Anche la Chiesa prese posizione contro gli eccessi del capitalismo. Lo fece il papa Leone XIII con LA PREDICA L’ENCICLICA Rerum novarum. Egli condannò il socialismo, ma anche lo sfruttamento dei lavoratori da parte dei padroni delle fabbriche. Stimolò inoltre i cattolici a creare proprie organizzazioni a tutela dei diritti dei lavoratori.

Le donne si organizzarono per ottenere la parità di diritti con l’uomo. In particolare, in molti paesi europei le donne lottarono per ottenere il DIVORZIO DIRITTO DI VOTO . La NUOVA ZELANDA GRAN BRETAGNA fu il primo paese a introdurre il suffragio femminile.

StoriaFacile 3
StoriaFacile 3