Nel cantiere di una cattedrale gotica

A partire dal XIII secolo, nuove tecniche di costruzione permisero ai muratori di aprire larghe finestre nei muri e di elevare i muri stessi fino a grandi altezze. Lo stile di questa architettura è chiamato gotico. Le cattedrali gotiche lasciavano a bocca aperta i fedeli: erano slanciate, proiettate verso il cielo. Pur essendo edifici enormi, davano un’impressione di leggerezza. I raggi del sole, penetrando attraverso le grandi vetrate variopinte, le inondavano di luce . Entriamo in un cantiere medievale del XIII secolo, dove tutti lavorano a pieno ritmo. Quando finiranno, non si sa: la costruzione di una cattedrale può durare decenni o anche secoli!

Le cattedrali medievali sono in pietra o mattoni. Le pietre sono trasportate in città su carri trainati da buoi o cavalli 1.

L’architetto 2 ha disegnato il progetto e ora controlla lavori di costruzione.

Gli scalpellini 3 danno ai blocchi di pietra la forma adatta a essere inseriti nella costruzione.

Il vetro 4 è prodotto cuocendo in forno una miscela a base di sabbia. Il vetro viene poi soffiato a caldo per mezzo di un lungo cannello, per dargli la forma desiderata.

I fabbri 5 riparano e affilano gli attrezzi. I più esperti forgiano preziosi ferri battuti ornamentali.

I giganteschi finestroni circolari della facciata si chiamano rosoni 6 . Sono composti a terra e poi, grazie a macchinari azionati a forza di braccia, sono sollevati e posizionati sulla facciata.

I carpentieri e i falegnami 7 costruiscono le impalcature, necessarie per lavorare a grandi altezze. Inoltre fabbricano le robuste strutture in legno che sostengono archi, tetto e finestre durante la costruzione.

I maestri vetrai 8 compongono le luminose vetrate multicolori.

I lavori sono diretti da un mastro muratore 9 .

Gli scultori 10 modellano i blocchi di pietra o di marmo per realizzare le statue che ornano la facciata.

I muratori 11 preparano una miscela di sabbia, calce e acqua, che serve a cementare tra loro i blocchi di pietra.

Il trasporto e il sollevamento dei materiali sono compiti dei manovali 12, che formano il gruppo più numeroso di lavoratori.

Il libro degli analfabeti

Nel Medioevo la Chiesa faceva grande uso delle immagini per comunicare con i fedeli, che erano in prevalenza analfabeti. Le decorazioni delle chiese raccontavano storie di santi, episodi della Bibbia, la vita di Cristo, degli apostoli e della Madonna, le imprese compiute in nome della fede da re e vescovi e tanto altro ancora…

La Bibbia raccontata sui muri 

La maggior parte dei cristiani, appunto perché non sapeva leggere, conosceva le Sacre Scritture (Bibbia e Vangelo) grazie alle sculture e pitture che decoravano le chiese. Si tratta di veri e propri racconti per immagini, con scene semplici e chiare, adatte a imprimersi nella memoria dei fedeli. Sulla facciata del duomo di Modena (una delle più belle chiese romaniche d’Italia, costruita tra XI e XIII secolo) è scolpita la storia della creazione dell’uomo, così come la racconta il libro della Genesi. Esaminiamola nei dettagli.

Il fascino dei miracoli
Le vetrate delle cattedrali erano costruite con pezzetti di vetro colorato, tenuti insieme da piccoli listelli di piombo e fissati alle finestre con barre metalliche. Nell’ampio e luminoso interno delle cattedrali gotiche le vetrate multicolori creano un’atmosfera particolarmente suggestiva, che incanta i presenti. Anche le vetrate raccontano storie della Bibbia, dei Vangeli e delle vite dei santi. In particolare, nel Medioevo, le menti semplici dei fedeli erano impressionate dai miracoli, compiuti da Gesù Cristo e dai santi.


La paura dell’inferno 
Le pareti delle chiese erano dipinte ad affresco, una tecnica di pittura murale che si esegue su un intonaco ancora fresco (di qui la parola «affresco»), fatto di calce e sabbia. I colori utilizzati sono dei pigmenti (colori ricavati dai minerali) diluiti in acqua. Il dipinto resta incorporato alla parete stessa per un tempo lunghissimo. Uno dei messaggi più frequenti, ed efficaci, affrescato sulle pareti delle chiese è che i peccatori saranno puniti in Inferno con le pene più atroci. Le immagini spaventose di diavoli che tormentano i dannati dovevano servire a convincere i fedeli a non peccare più e a chiedere perdono per gli sbagli commessi in passato. 

Le mostruose gargolle
Uno degli elementi più caratteristici dell’arte gotica è la gargolla (dal francese gargoyle). Si tratta di una struttura che ha la funzione pratica di scaricare l’acqua piovana dai cornicioni: per questo in italiano è chiamata anche «doccione». Le gargolle sono scolpite nei modi più diversi e strani: animali fantastici e mostruosi, diavoli, creature metà uomini e metà bestie. Secondo alcuni, le mostruose gargolle servivano a tenere lontani i demoni dalla chiesa. Secondo un’altra interpretazione, esse simboleggiavano i diavoli infernali, ai quali gli uomini potevano sfuggire rifugiandosi in chiesa a pregare e a chiedere perdono a Dio per i propri peccati.

StoriaFacile 1
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