Maometto, il profeta
Alla Mecca, verso il 570 d.C., nacque un uomo che avrebbe cambiato la storia non solo dell'Arabia, ma del mondo intero: Maometto. Apparteneva a una nobile famiglia, ma - ridotto in miseria - si adattò a fare il cammelliere.
Seguì le carovane nel deserto dell'Arabia e oltre, in Siria e in Mesopotamia.
Nel corso di questi viaggi non si preoccupò soltanto di concludere buoni affari. Incontrò ebrei e cristiani e discusse con loro di questioni religiose.
Giunto all'età di circa quarant'anni, Maometto si convinse che era giunto il momento di proporre agli arabi una nuova fede religiosa. Si ritirò quindi nella sua città per meditare.
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Il giovane Maometto
In questa miniatura persiana del XIV secolo è rappresentato l'incontro tra il giovane Maometto e un anziano monaco cristiano, cioè una persona che si era ritirata nel deserto per pregare e meditare. La miniatura interpreta un episodio leggendario: infatti il vecchio monaco avrebbe predetto a Maometto la sua missione, cioè quella di fondare una nuova religione di cui sarebbe stato il profeta.
L'incontro avviene lungo una pista del deserto, che il giovane Maometto percorreva esercitando la sua attività di cammelliere (vediamo infatti un gruppo di dromedari sellati).
Maometto è molto giovane, ma il monaco cristiano gli si rivolge con un atteggiamento di grande rispetto e, quasi, di devozione.
Una figura scende dal cielo e unge il capo di Maometto.
La scena rappresenta l'«unzione divina», cioè la scelta, da parte di Dio, di Maometto come suo profeta.