L’IMPERO OTTOMANO | L’INDIA, IL GIAPPONE E LA CINA

 

L’IMPERO OTTOMANO

Dopo aver conquistato Costantinopoli nel 1453, i turchi ottomani ingrandiscono il loro impero ( CARTINA a pag. 120), guidati dal sultano Solimano il Magnifico. Diffondono l’islàm nelle terre conquistate, ma non obbligano nessuno a convertirsi. Gli europei hanno molta paura dei pirati barbareschi. Essi sono pirati ottomani che partono dalle coste del Nord Africa e assaltano i villaggi delle coste italiane e francesi. Derubano e fanno prigionieri, che poi vendono come schiavi.

L’INDIA, IL GIAPPONE E LA CINA

L’India è una grande penisola situata nel sud dell’Asia ( CARTINA a pag. 125). Nel Cinquecento è conquistata dai Moghul, di origine turca. In India ogni persona appartiene a una casta ( PAROLA CHIAVE a pag. 119). Ci sono caste superiori (sacerdoti, guerrieri) e caste inferiori: la più bassa è quella dei paria. L’India ha rapporti commerciali con l’Europa, soprattutto con gli olandesi. Il Giappone è a lungo governato con un sistema simile al feudalesimo. L’imperatore è chiamato «shogun». I signori feudali si servono di guerrieri chiamati «samurai». La Cina è un vasto impero nell’Asia orientale ( CARTINA a pag. 127), che nel Cinquecento è governato dalla dinastia dei Ming. Nel XVII secolo missionari cattolici arrivano in Cina. Sono soprattutto gesuiti, che formano alcune comunità cattoliche e portano in Cina scoperte e invenzioni europee (i cannoni e gli orologi meccanici).

LA TRATTA DEGLI SCHIAVI

La tratta degli schiavi ( PAROLA CHIAVE a pag. 117) neri africani comincia tra XV e XVI secolo. Mercanti portoghesi catturano le persone che vivono sulle coste dell’Africa e le vendono come schiavi. La richiesta di schiavi aumenta, perché in America li fanno lavorare nelle piantagioni di cotone, canna da zucchero e tabacco. Anche francesi, inglesi e olandesi cominciano il commercio degli schiavi. I mercanti di schiavi si chiamano «negrieri». I negrieri vendono gli schiavi in America. Con il denaro guadagnato comperano prodotti molto ricercati in Europa: cacao, caffè, zucchero, cotone. Così i negrieri fanno grandi guadagni. Questo commercio si chiama «triangolare», perché tocca tre continenti (Africa, America ed Europa). Il commercio di schiavi fa nascere in Europa il razzismo verso i neri africani ( PAROLA CHIAVE a pag. 117).

Sintesi attiva: STORIE DI MONDI LONTANI

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Dopo aver conquistato Costantinopoli nel 1453, i turchi ottomani fecero altre conquiste in Asia, Africa settentrionale ed Europa, guidati dai loro sultani, tra i quali BARBAROSSA SOLIMANO IL MAGNIFICO. Nelle terre conquistate diffusero L’ISLAM IL CRISTIANESIMO; ma furono tolleranti con le altre religioni e lasciarono ai popoli conquistati una certa autonomia. Partendo dal Nord Africa, i pirati BARBARI BARBARESCHI assalivano i villaggi sulle coste dell’Italia e della Francia, rubando ogni cosa e facendo prigionieri da rivendere come schiavi.

In India si formò l’impero dei Moghul. In questo paese vi erano due religioni prevalenti: l’islàm e l’induismo. La popolazione era divisa in CLASSI CASTE . Anche in Giappone e in Cina si formarono due grandi imperi. In quest’ultimo paese penetrarono i missionari cattolici, in particolare i FRANCESCANI GESUITI . Nel commercio con l’Oriente gli OLANDESI ITALIANI sostituirono i portoghesi. Essi fondarono la potente Compagnia delle Indie Orientali.

Nel Cinquecento gli europei cominciarono la tratta di schiavi neri. Li comperavano in AFRICA ASIA, in cambio di armi e merci di poco valore. Poi li rivendevano in America, dove venivano fatti lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero e di PATATE COTONE. Con il denaro guadagnato, comperavano prodotti americani molto richiesti in Europa, come caffè, zucchero e cacao. Era il cosiddetto «commercio CIRCOLARE TRIANGOLARE ».
 

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