CULTURA & stili di vita

Versailles, il palcoscenico del re

La reggia più grande del mondo
La paura di rivolte a Parigi e il disprezzo per quella città, che pure era la capitale del suo regno, spinsero Luigi XIV a costruire una reggia presso il villaggio di Versailles. Chiamò architetti, ingegneri, costruttori di giardini, mobilieri, tappezzieri. Dovevano costruire un palazzo senza eguali per splendore. I lavori iniziarono nel 1663; Luigi XIV si installò definitivamente nella nuova reggia nel 1682. Versailles fu la più grande reggia al mondo. Potevano viverci circa 15 000 persone; fra di esse vi erano 10 000 nobili, accuditi da circa 4000 servi. Le scuderie ospitavano 5000 cavalli.


Le sale
La reggia di Versailles aveva grandi saloni, per feste e ricevimenti. Le pareti erano decorate con stucchi, arazzi e dipinti. Ogni salone e ogni stanza erano dotati di un proprio camino che, oltre a riscaldare l’ambiente, aveva una funzione ornamentale. Nonostante ciò, l’edificio era difficile da riscaldare ed era pressoché sprovvisto di servizi igienici.
I giardini
Una delle aree più affascinanti di Versailles era quella dei giardini, realizzati con schemi simmetrici e complicati giochi d’acqua, terrazze, fontane e vialetti. Non fu semplice fare arrivare l’acqua alla reggia, perché non vi erano sorgenti nei dintorni. L’acqua fu presa dal fiume Senna, che era più in basso rispetto alla reggia. Fu costruita un’imponente macchina idraulica, in grado di sollevare l’acqua a 163 metri di altezza. Ci vollero tre anni per costruirla.

I nobili, prigionieri a corte
La reggia servì al re per sorvegliare le famiglie aristocratiche più influenti. Chiamati a vivere a corte, i nobili abbandonarono i loro castelli e vissero a fianco del re. Luigi XIV impose una rigida etichetta, ossia stabilì precise regole di comportamento per ogni azione che compiva nella giornata e impose ai nobili di essere sempre presenti.

Un metodo ingegnoso per far soldi
Per guadagnare denaro, il re vendeva molte cariche, che davano uno stipendio mediocre ma assicuravano la possibilità di vivere a Versailles. Ad esempio, inventò e vendette la carica di «governatore dei pesci di Sua Maestà» (cioè di custode dei pesci che guizzavano nelle fontane dei giardini di Versailles) o quella di «capo del bicchiere della regina» (addetto al controllo dei bicchieri al tavolo della regina).

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