La repubblica
Sul fronte di guerra l’avanzata dei prussiani fu bloccata a Valmy, vicino ai confini con il Belgio, in una battaglia che ribaltò le sorti del conflitto (20 settembre 1792). La guerra dei francesi contro le potenze europee assunse subito il carattere di una guerra contro l’assolutismo. Le armate erano comandate da giovani ufficiali, le cui brillanti carriere - a differenza del passato - non dipendevano dai loro titoli di nobiltà, ma dalle capacità che avevano dimostrato. Spesso i francesi erano appoggiati dalle popolazioni degli stati invasi. Essi colsero così una serie di strepitosi successi, conquistando la riva sinistra del Reno e invadendo Belgio, Nizza e Savoia. Intanto, a Parigi, la Convenzione adottò provvedimenti estremi. Dichiarò decaduta la monarchia (21 settembre 1792) e proclamò la repubblica. Inoltre ordinò che il re e la sua famiglia fossero processati per alto tradimento, dopo la scoperta di documenti segreti che provavano la complicità di Luigi XVI con il nemico.
Il processo al re
Nella Convenzione si svolse il processo al re. Molti deputati volevano salvargli la vita, o per convinzione monarchica o per un calcolo di opportunità: un re morto avrebbe potuto esasperare ancora di più gli animi della gente. Inoltre le monarchie europee avrebbero potuto aumentare il loro impegno militare contro la Francia. Durante il processo, però, nel palazzo reale fu scoperto un armadio di ferro, nascosto in un muro, nel quale erano custoditi documenti che provavano i rapporti intrattenuti per anni dal re con i nobili scappati all’estero e con sovrani stranieri. Quei documenti erano la prova del tradimento del re contro il suo stesso paese. Con 387 voti contro 334, Luigi XVI fu condannato a morte in nome della sicurezza nazionale. Il 21 gennaio 1793, in piazza della Rivoluzione, a Parigi, fu giustiziato con la ghigliottina.
La Costituzione che non fu mai applicata
Nel giugno del 1793 fu approvata una nuova Costituzione, dai contenuti molto democratici. Essa proclamava che «il fine della società è la felicità comune» e affermava il diritto al lavoro, all’assistenza, all’istruzione. Riconosceva anche il diritto del popolo all’insurrezione. La Costituzione del 1793 (chiamata anche Costituzione dell’anno I, in base al calendario rivoluzionario) stabiliva che la nuova Assemblea legislativa (l’equivalente del nostro Parlamento) fosse eletta ogni anno a suffragio universale maschile. Tuttavia, su proposta di Robespierre, l’applicazione della Costituzione fu rimandata al tempo di pace.
GLOSSARIO
Ghigliottina
Era lo strumento usato per le esecuzioni delle condanne a morte, mediante decapitazione. Si chiama così dal nome dell’inventore Guillotin, un medico che la ideò allo scopo di ridurre la sofferenza del condannato. Infatti, rispetto ai precedenti sistemi, la ghigliottina produceva una morte pressoché istantanea e senza dolore.