LA FRANCIA IN PREDA AL «TERRORE»

La Francia in preda al «Terrore»

Intanto, sul fronte di guerra, l’esercito francese riuscì a sconfiggere a Fleurus, in Belgio, i nemici (26 giugno 1794), liberando la Francia dal pericolo dell’invasione. Poi riconquistò le città ribelli, tra cui Marsiglia, Lione, Tolone e Nantes. Per riportare all’obbedienza quelle città, il Comitato di salute pubblica mandò propri agenti, alcuni dei quali si comportarono con inaudita ferocia. Fu il caso dell’agente Carrier, che a Nantes ordinò l’annegamento in massa di un migliaio di persone sospettate di agire contro di lui. Una legge del giugno 1794 diede poteri pressoché assoluti al Tribunale rivoluzionario di Parigi, che emise centinaia di sentenze capitali. Salirono sulla ghigliottina gli aristocratici; quindi toccò ai capi dei girondini pagare con la vita le loro scelte contrarie al Terrore giacobino.

La caduta di Robespierre

Proprio nel momento in cui Robespierre, leader del Comitato di salute pubblica, sembrava non avere più rivali, si formò un gruppo di oppositori che prese le distanze dagli eccessi repressivi. Sostenuti dal malcontento popolare per il carovita, questi uomini si allearono con lo scopo di far cadere Robespierre. Nella seduta del 27 luglio 1794 (9 Termidoro dell’anno II, secondo il nuovo calendario repubblicano), la Convenzione decretò l’arresto di Robespierre e dei suoi collaboratori, che furono decapitati il giorno successivo.



LE RAZIONI DI PANE

Agli operai delle città, il salario serviva appena a comperare l’indispensabile per vivere. Per chi aveva una famiglia da mantenere, procurarsi il pane quotidiano non era facile, perché i prezzi continuavano ad aumentare. Le cose peggiorarono quando i giacobini, durante il Terrore, intervennero con leggi di controllo: bloccarono i prezzi dei generi di prima necessità e razionarono il pane, ossia ne assegnarono a ogni francese una quantità stabilita; nessuno poteva comprarne di più. Dopo le misure sui prezzi, però, la merce scarseggiava. Davanti ai negozi dei fornai si formavano lunghe file di persone, in attesa di ottenere la razione per sé e per la propria famiglia. Nel 1793 la razione era di 750 grammi a testa; nel 1794, l’anno più difficile, fu portata a 250 grammi, ossia due etti e mezzo per persona. Una quantità che oggi a noi può sembrare sufficiente, ma che tale non era a quel tempo, quando il pane rappresentava circa la metà dei consumi alimentari.

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