IL PASSAGGIO A NORD-OVEST

Il passaggio a nord-ovest

Anche l’Inghilterra partecipò alle esplorazioni geografiche, andando alla ricerca di una rotta verso l’Asia. Gli inglesi, però, la cercarono nella parte settentrionale dell’America, poiché erano convinti che esistesse un passaggio a nord-ovest tra Atlantico e Pacifico. Fu un marinaio di Genova, Giovanni Caboto, a proporre al re inglese Enrico VII di esplorare questa rotta. Caboto intendeva arrivare alle Indie seguendo una rotta più breve di quella di Colombo, che passasse nella parte settentrionale dell’America.
Partito nel 1497, Caboto toccò la costa settentrionale del nuovo continente. Durante un secondo viaggio morì in un naufragio, ma il risultato che aveva ottenuto fu fondamentale. Caboto, prima di morire, rivendicò l’America del Nord per il re d’Inghilterra.
Molti decenni dopo altri marinai inglesi proseguirono la ricerca del passaggio a nord-ovest e toccarono l’isola di Terranova e la baia di Hudson. Sempre con lo stesso obiettivo anche la Francia organizzò una serie di spedizioni comandate da Giovanni da Verrazzano e da Jacques Cartier, che tra il 1534 e il 1542 raggiunsero l’America settentrionale. Nessuno riuscì a passare nell’oceano Pacifico lungo quella rotta a nord, tuttavia quei viaggi permisero di comprendere l’esatta dimensione dell’America settentrionale.

Il richiamo dell’Oriente

Quali motivazioni spinsero sovrani, mercanti e marinai a intraprendere viaggi tanto pericolosi verso mondi tanto lontani? Innanzi tutto agì il richiamo dell’Oriente. Molti testi, tra cui il libro di Marco Polo, Il Milione, raccontavano che l’Oriente (cioè l’India e la Cina) possedeva sterminate ricchezze. Si narrava che in Oriente ci fossero splendide città, dove si vendevano pietre preziose, tessuti di seta ricamati d’oro e soprattutto spezie.
Questi prodotti erano sempre più ricercati in Europa, perché lo sviluppo economico aveva fatto crescere il numero delle persone benestanti, che potevano permettersi di comperarli.


LO STRETTO DI BERING

Il passaggio a nord-ovest esiste, ma fu scoperto solo nel 1728 dal navigatore danese Bering, da cui prese nome. Lo Stretto di Bering, che sta tra i punti più settentrionali dell’Asia e dell’America, è difficilmente navigabile a causa dei ghiacci che gelano le sue acque.


Oro e anime

Un secondo motivo fu la ricerca dell’oro. In un’economia in espansione, come quella europea del Quattrocento, cresceva la necessità di moneta pregiata, coniata in oro. Essa serviva ai re sia per pagare i soldati sia per finanziare le imprese dei navigatori. Serviva agli uomini d’affari per mettere al sicuro i loro guadagni, cambiando in oro quanto ricavavano. La speranza di arricchirsi trovando terre ricche di oro spinse i sovrani a organizzare le spedizioni e i marinai a sfidare le onde e i venti dell’oceano.
Infine ci fu un motivo di natura religiosa. Sia i re del Portogallo sia i re di Spagna volevano convertire i pagani al cristianesimo. D’altra parte, da oltre un secolo, nei loro regni essi facevano convertire con le buone o con le cattive i musulmani e gli ebrei. Erano perciò disposti all’uso della forza per conseguire tale risultato, con l’appoggio di papi, vescovi e sacerdoti. Parve allora naturale portare oltre oceano questa missione.

LEGGERE le IMMAGINI

Con le armi e con la croce
Questa incisione del 1594 raffigura lo sbarco di Cristoforo Colombo su un’isola americana. L’immagine non è realistica (cioè non raffigura gli avvenimenti come successero davvero), ma è ricca di dettagli simbolici sul significato che la Spagna attribuiva alle scoperte di Colombo.
Esaminiamo i particolari dell’immagine.

In secondo piano, due uomini innalzano una croce. Questo gesto indica la volontà di portare la religione cristiana nel Nuovo Mondo, cioè di convertire gli indios al cristianesimo.

Colombo pianta una lancia nel terreno. È un gesto simbolico, che indica la volontà di stabilire il dominio (anche con la forza) sull’isola. Alle sue spalle ci sono due uomini armati.

Gli indigeni portano in dono oggetti in oro. Questo dettaglio dell’immagine esprime una speranza e non una realtà. Come abbiamo visto, Colombo non trovò traccia di oro e argento nelle terre su cui sbarcò.

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