FISSARE LE CONOSCENZE E SVILUPPARE LE COMPETENZE DI BASE

LO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Nel 1914 scoppia la Prima guerra mondiale. La causa è la competizione tra le grandi potenze per la supremazia economica e per l’espansione coloniale. L’episodio che dà inizio alla guerra è l’assassinio del principe austriaco Francesco Ferdinando a Sarajevo (28 giugno), a opera di un nazionalista serbo. L’Austria dichiara guerra alla Serbia. In breve, altri paesi entrano in guerra. Si fronteggiano due schieramenti: gli Imperi centrali (Austria e Germania) e la Triplice Intesa (Francia, Inghilterra e Russia). In seguito, altri paesi entrano in guerra ( CARTINA a pag. 106). In un primo tempo l’Italia resta neutrale. Ci sono però gli interventisti, che vogliono la guerra. Sono una minoranza, però il governo - nel 1915 - decide di entrare in guerra accanto alla Triplice Intesa. Lo scopo è la conquista del Trentino e della Venezia Giulia, regioni governate dall’Austria.

LA GUERRA DI TRINCEA

I generali pensano che la guerra sarà breve (una «guerra lampo»). Invece nessun esercito riesce a prevalere. Così il conflitto si trasforma in una guerra di posizione. I soldati combattono in trincea ( PAROLA CHIAVE a pag. 107). Dalle trincee partono assalti che provocano un numero enorme di morti, senza dare risultati concreti ( DISEGNO alle pagine 112-113). La guerra è durissima anche per la popolazione. Tutte le risorse sono messe a disposizione degli eserciti. Il cibo per la popolazione è razionato (cioè a ciascun cittadino ne spetta solo una piccola quantità, decisa dal governo), tanto che in molti paesi si soffre la fame. Nel 1917, dopo anni di guerra, i soldati sono stanchi di combattere: molti si ribellano e rifiutano di uscire dalle trincee. I comandanti reagiscono con violenza, facendo fucilare i ribelli.

1917, L’ANNO DELLA SVOLTA

La svolta decisiva avviene nel 1917, quando gli Stati Uniti entrano in guerra a fianco dell’Intesa. Essi riforniscono gli alleati di armi, viveri e denaro. In questo modo Francia e Inghilterra possono resistere più a lungo dei loro nemici. L’esercito italiano combatte in Friuli e in Veneto contro gli austriaci. Nell’ottobre del 1917 un attacco austriaco sfonda le linee italiane a Caporetto. I soldati italiani si ritirano, ma riescono a fermare l’avanzata nemica prima che invada il paese. Nell’autunno del 1918 le truppe italiane passano all’attacco e riescono a sconfiggere gli austriaci. L’Austria è costretta ad arrendersi. Anche la Germania deve arrendersi a francesi e inglesi. Nel novembre 1918 la guerra finisce con la sconfitta degli Imperi centrali.

LA GRANDE GUERRA IN CIFRE
4 anni 3 mesi 14 giorni Durata della guerra
28 Paesi Parteciparono direttamente al conflitto
65 milioni Soldati che combatterono
10 milioni Soldati che morirono
250 mila Europei che dopo la guerra si trovarono a vivere in uno stato diverso da quello in cui erano nati 

I TRATTATI DI PACE

La Prima guerra mondiale passa alla storia con il nome di «Grande guerra», per la sua durata, per l’altissimo numero di morti (10 milioni di soldati), per lo straordinario impiego di risorse e di armi. Nel 1919 si firmano i trattati di pace. Essi sono durissimi con la Germania, che perde territori e colonie, deve rinunciare all’esercito e pagare una somma enorme ai paesi vincitori. L’Italia ottiene il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia. Al posto del grande Impero austro-ungarico, nascono i piccoli stati di Ungheria e Austria ( CARTINA a pag. 130).

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